Guida per per il Produttore Musicale – Capitolo V
Lo studio della musica
Negli articoli precedenti, abbiamo discusso di ciò che è necessario per iniziare a produrre musica.
Abbiamo parlato dell’importanza della DAW della strumentazione tuttavia, c’è un altro aspetto importante da considerare oltre alla strumentazione: cosa bisogna studiare per diventare un produttore musicale? La produzione musicale è un’arte affascinante che fonde creatività, tecnologia e competenza tecnica. Mentre molte persone si avventurano nel mondo della produzione senza un background musicale formale, è innegabile che possedere solide basi musicali conferisca un vantaggio significativo e contribuisca in modo sostanziale allo sviluppo di abilità produttive più avanzate. La musica si basa su tre pilastri fondamentali: armonia, melodia e ritmo. Questi elementi rappresentano il cuore pulsante di qualsiasi composizione e giocano un ruolo cruciale per chi si avvicina al mondo affascinante e sfidante della produzione musicale.
Un Viaggio Musicale Intrapreso con Saggezza
Per chi si avvicina alla produzione musicale, l’approfondimento di armonia, melodia e ritmo è più di una mera pratica. È un viaggio di scoperta personale, di sperimentazione e crescita artistica. Padroneggiare questi elementi richiede tempo, dedizione e passione, ma i frutti di questo impegno sono una produzione musicale che non solo risuona, ma anche racconta una storia e cattura l’anima dell’artista.
Alla Scoperta della Musica Digitale: Tra Semplicità e Limiti Creativi
La produzione musicale prima della computer music
In un’era passata, l’accesso al mondo della produzione musicale richiedeva la padronanza di uno strumento musicale. Poteva anche accadere che chiunque, privo di solide basi musicali o formazione accademica, potesse iniziare il proprio viaggio musicale, suonando ad orecchio e apprendendo da autodidatta. La caratteristica comune di quei tempi era la presenza tangibile di uno strumento nelle mani di chi decideva di creare musica.
Esplorando il Mondo Digitale della Produzione Musicale
Con l’avvento della tecnologia digitale, la produzione musicale si è immersa in una nuova era di possibilità e accessibilità. Oggi, grazie alla potenza del computer e al diffondersi di generi musicali tipicamente da club, che puntano più sulle sonorità e sul ritmo che sulla melodia o sull’armonia, chiunque può intraprendere il cammino della produzione musicale senza necessariamente padroneggiare uno strumento tradizionale. Questo rappresenta indubbiamente un notevole passo avanti in termini di apertura e inclusività, ma emerge anche un limite significativo. La facilità di iniziare senza lo studio di uno strumento musicale ha spesso portato gli aspiranti produttori a prediligere generi musicali noti per la loro scarsità di elementi melodici e armonici.
Al centro di questa trasformazione risiede una questione cruciale: la scelta del genere (prendiamo ad esempio alla Minimal Techno) è guidata da una sincera passione o è influenzata dalla comodità di avvicinarsi a determinati stili musicali che non richiedono particolari competenze armoniche o melodiche? Se la passione è la forza trainante dietro la selezione del genere, allora ciò è da considerarsi un aspetto positivo. Tuttavia, sorge un dubbio: quanti si avvicinano a un genere musicale non per una vera inclinazione artistica, ma per la sua “facilità” di esplorazione?
È importante sottolineare che questa riflessione non implica una minimizzazione dell’impegno richiesto per la creazione di brani “Techno Oriented”. Al contrario, riconosciamo la complessità intrinseca del sound design, del ritmo e della fondamentale ricerca dell’originalità. Tuttavia, è innegabile che, dal punto di vista melodico e armonico, alcuni generi risultano indubbiamente più accessibili, ed è di questo che stiamo parlando.
Un Esempio Illuminante
Un esempio istruttivo proviene da studenti che, partendo da un genere musicale specifico, hanno successivamente ampliato il proprio orizzonte musicale. La scoperta che le regole per creare una base musicale in generi più mainstream non sono poi così inaccessibili ha agito come catalizzatore. Questi studenti hanno abbracciato nuovi territori musicali, introducendo accordi e melodie che prima, non prendevano nemmeno in considerazione. Anche in altri ambiti, pensiamo a generi Urban come Hip Hop o Trap, una maggiore competenza in ambito musicale ha contribuito a non commettere errori banali come campionamenti o 808 fuori tonalità. Questi esempi, evidenziano che il mondo della produzione musicale è un ambiente aperto e in continua evoluzione, che accoglie con entusiasmo la sperimentazione e la diversità.
In conclusione, mentre la tecnologia digitale ha reso l’accesso alla produzione musicale più democratico, è fondamentale riflettere sulla profondità della nostra relazione con la musica. La sfida è bilanciare la facilità di iniziare con una ricerca continua di espressione e diversità, superando il rischio di confinare la creatività in generi musicali più agevoli. L’evoluzione della produzione musicale dipende dalla nostra volontà di spingersi al di là dei confini, esplorando nuovi orizzonti e arricchendo così il panorama sonoro globale.
Esplorare le Fondamenta: Un Viaggio nelle Basi della Teoria Musicale
Cosa bisogna studiare per diventare un produttore musicale? Per chi desidera addentrarsi nel mondo della produzione musicale con una comprensione più profonda della teoria musicale, l’apprendimento delle basi rappresenta un passo essenziale. Inizialmente, è consigliabile concentrarsi sulla padronanza di concetti fondamentali come note, accordi e scale. Numerose risorse online offrono tutorial interattivi e lezioni video che forniscono una guida dettagliata per principianti, rendendo l’apprendimento accessibile a tutti, anche a chi non ha una formazione musicale formale. Ma se volete davvero imparare…
Studiare il Pianoforte
Un aspetto cruciale nel percorso di apprendimento musicale è la costante pratica. Acquisire familiarità con uno strumento musicale, idealmente il pianoforte, anche solo a livello basilare, può rivelarsi di notevole aiuto. La pratica quotidiana, come l’esecuzione di scale e accordi, contribuirà a consolidare le competenze, rendendo più fluido e spontaneo il processo creativo durante la produzione musicale. Non sottovalutiamo inoltre che la possibilità di comporre usando una master keyboard e non solo il mouse velocizzerebbe in modo rilevante il workflow.
Quali metodi adottare
L’adozione di un approccio basato su un metodo classico è decisamente da scartare. Non avete a disposizione dieci anni per imparare a fare quattro accordi e si presume che non abbiate nemmeno quattro ore al giorno da dedicare allo studio del pianoforte. Tale approccio, non si focalizzerebbe sull’obiettivo a breve termine, ovvero suonare progressioni armoniche e melodie senza eccessive sbavature. Lo scopo è quello di accelerare il processo creativo nella produzione musicale. Consiglio di considerare un corso di pianoforte complementare, ma ancor meglio, di intraprendere un percorso privato con un insegnante esperto. È fondamentale che il vostro tutor abbia chiara la meta che desiderate raggiungere. Ho avuto l’opportunità di studiare con diversi insegnanti e devo ammettere che trovare la persona adatta non è affatto semplice. L’insegnante deve adottare un approccio versatile, creativo e stimolante, adattandosi alle vostre esigenze specifiche e, dalla mia esperienza personale, non è così semplice.
Perchè studiare il pianoforte è così importante
Iniziamo col dire che, per inserire dati MIDI e quindi creare musica con la vostra DAW, è necessario utilizzare una master keyboard; per questo motivo suggeriamo di preferire il pianoforte rispetto alla chitarra. Lo studio del pianoforte vi permetterà di analizzare composizioni di vari generi e artisti, contribuendo al miglioramento dell’orecchio musicale e alla comprensione pratica della teoria musicale. Questo vi permetterà di cogliere le sfumature della struttura musicale, delle armonie e delle melodie, arricchendo notevolmente la vostra comprensione della teoria musicale.
La creazione di composizioni personali, che siano melodie semplici o brani più complessi, vi offrirà l’opportunità di applicare direttamente le conoscenze acquisite. L’utilizzo di software di produzione musicale costituisce un ambiente pratico in cui poter sperimentare e perfezionare le proprie abilità; questo permette di integrare la teoria appresa in un contesto creativo e personale, offrendo un’esperienza musicale più ricca e appagante.
Le Soluzioni Adottate da 4cmp Production School
Cosa bisogna studiare per diventare un produttore musicale? Sul fronte teoria musicale e composizione, le soluzioni adottate in 4cmp Production School sono due:
- Electronic Music Composition
- Piano for Producers
Il primo corso, Electronic Music Composition, è fondamentale per chiunque intenda produrre musica infatti è contenuto all’interno dei nostri corsi annuali. Il secondo, Piano for Producers, è caldamente consigliato ma rimane facoltativo, dipende dal tempo che avete a disposizione, dal genere musicale che vorreste produrre e anche dagli obbiettivi che vi siete prefissati.
Electronic Music Composition
Questo corso, contenuto all’interno del corso annuale Ableton Live Producer Complete e FL Studio Producer Complete, nonchè nella versione Video-Corso, mira a illustrare i principi fondamentali della teoria musicale e oltre. Nel corso delle lezioni, saranno esplorate scale, accordi e la loro interconnessione, il tutto con un approccio altamente pratico. L’obiettivo principale è fornire gli strumenti necessari per la produzione musicale in generi diversi, basandosi sulla propria creatività e utilizzando le regole armoniche apprese. Non si tratta di una sfida estremamente complessa, dal momento che non ci si occupa della composizione di brani di musica classica o jazz, ma di musica elettronica, principalmente di genere pop e urban.
Pur derivando tutte le regole dal mondo classico, l’approccio è differente e mirato a soddisfare le esigenze specifiche dei generi musicali, tutti appartenenti in sostanza ad una macro-area che potremmo definire molto genericamente “pop” per definizione, quasi mai armonicamente complessa. Nel corso, non sarà necessario imparare la lettura della musica tradizionale; l’attenzione sarà principalmente sulle sigle degli accordi e sull’utilizzo della DAW (Digital Audio Workstation) scelta per il corso (Ableton Live, FL Studio o Cubase Pro). Oltre alla teoria musicale, si studieranno le strutture dei brani famosi in diversi ambiti musicali e la programmazione ritmica, offrendo quindi una panoramica completa dei tre elementi fondamentali della musica: ritmo, melodia, armonia.
Piano for Producers
Questo corso è specificamente progettato per produttori musicali desiderosi di approfondire la propria comprensione della teoria musicale attraverso il pianoforte. Grazie a lezioni mirate, gli studenti avranno l’opportunità di esplorare il mondo del pianoforte, acquisendo competenze pratiche che potranno essere integrate nei loro progetti di produzione musicale. Mediante una serie di esercizi dedicati e personalizzati, vi guideremo nell’arco di un anno verso un livello che vi consentirà di proseguire autonomamente; per poter eseguire gli esercizi assegnati è condizione essenziale imparare a leggere la musica.
Entrambi i corsi seguono un approccio pratico, orientato all’applicazione diretta delle conoscenze nella produzione musicale contemporanea; è tuttavia importante considerare che l’impegno richiesto può variare in base al tempo a disposizione e alla predisposizione di ciascuno.
In sintesi, mentre la teoria musicale richiede una pianificazione strutturata (soprattutto mnemonica), il pianoforte, per ottenere risultati apprezzabili, necessita di un impegno costante e quotidiano.
Entrambi i percorsi, se seguiti con dedizione, offriranno una base solida per la vostra crescita nel mondo della produzione musicale.